Sud Corea: 23 cani tratti in salvo dalla macellazione

Nati e allevati per essere serviti e mangiati nei ristoranti del Sud Corea: questo era il destino di una dozzina di cani tratti in salvo dalla Human Society International (HSI), organizzazione non governativa che lavora per la protezione degli animali nel mondo, ultimamente impegnata in una campagna di sensibilizzazione contro il consumo alimentare di cani in Asia Orientale.

 

 

I quattrozampe sono stati tratti in salvo da una fattoria di Ilsan, città a nordovest di Seul, dove venivano allevati appositamente per essere mangiati dall'uomo. Il proprietario degli animali ha accettato una proposta dell'organizzazione che ha regolarmente comprato i cuccioli offrendo una cifra compensativa per le spese di mantenimento dei piccoli, l'uomo ha dimostrato di essere disposto a cambiare stile di vita, a cambiare tipo di impresa e dedicarsi alla coltivazione di mirtilli. I cuccioli sono stati trasferiti a Washington, lì saranno sottoposti a delle visite veterinarie e poi smistitati in vari centri di accoglienza, presso i quali potranno essere adottati.

Tra pochi giorni arriveranno negli Stati Uniti altri undici esemplari, provenienti sempre dallo stesso allevamento. Kelly O'Meara, membro dell'HSI, ha dichiarato ai media:


«Il caso del Sud Corea è molto particolare, perchè si tratta dell’unico paese che alleva cani destinati ad essere mangiati, altrove sono piuttosto i randagi a correre questo rischio»


Ogni anno tra 1,2 e 2 milioni di cani vengono mangiati in Corea del Sud, con fattorie che allevano almeno alcune centinaia di esemplari ciascuna. La Human Society International è impegnata inoltre in Cina, Filippine, Tailandia per scoraggiare questa tradizione.

 

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