Non abbandonare un amico, lui non lo farebbe mai!




  • Che cosa vuol dire "addomesticare"?



  • E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami”



  • Creare dei legami?



  • "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo".



Tratto da “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry

Secondo fonti LAV: “Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti”. Il maggior numero di abbandoni si registra durante il periodo estivo, quando taluni “ometti e donnine” considerano più facile disfarsi di un AMICO che organizzarsi quel minimo necessario per portarlo con sé in vacanza o, comunque, per provvedere affinché sia temporaneamente affidato in buone mani (soprattutto laddove la possibilità di portarlo con sé sia oggettivamente preclusa). L’abbandono coinvolge soprattutto cani e gatti, ma ne sono vittime anche tartarughe, uccelli e piccoli roditori; passata la “moda” di prenderli con sé (!), la stessa terribile sorte tocca persino ad animali esotici (serpenti, camaleonti, iguane, …).


Il nostro CODICE PENALE (art. 727, modificato con L.189/2004) recita espressamente che: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000€ a 10.000€”. Trattasi di un reato contravvenzionale di cui si risponde sia a titolo di dolo sia a titolo di colpa cioè a dire che l’illecito è configurabile nell’intento di non prendersene più cura, consapevoli dell’incapacità dell’animale di provvedere autonomamente a se stesso. Cosa significa? L’illecito penale non si riduce alla “sola” volontà di abbandonare l’animale che viene, quindi, allontanato ovvero lasciato in un posto tale da rendergli impossibile far ritorno a casa; il concetto di abbandono, infatti, può estendersi alla trascuratezza o al disinteresse nei suoi confronti. Vale ricordare che una recente sentenza della Corte di Cassazione (sent. 18892/2011), intervenuta in un caso di smarrimento di un cane non denunciato dal proprietario disinteressato, ha escluso che il reato possa essere commesso solo in forma dolosa (distacco volontario dall’animale). Integrano l’abbandono, quindi, anche comportamenti colposi improntati ad indifferenza od inerzia nell'immediata ricerca nell'animale. Il tristissimo fenomeno dell’abbandono rileva sotto un duplice profilo:



  • sentimentale: si tratta di considerare gli animali esseri viventi, dotati di propria sensibilità psico-fisica e come tali capaci di avvertire il dolore causato dall'abbandono (inteso come tradimento di quel genuino e profondo legame affettivo che viene ad instaurarsi tra uomo e animale);

  • etico-morale: la riprorevolezza e la condannabilità dell’abbandono è strettamente connessa alla conseguenza inevitabile del gesto infame: abbandonare una creatura la cui sopravvivenza è legata al suo padrone, infatti, significa condannarla a morte.


Un’immagine che dice tutto…


Manuel Litran
Manuel Litran.


… lo scatto originale è opera di Manuel Litran; il fotografo ha ritratto centinaia di cani (140 per esattezza) disposti, senza vita, lungo un circuito automobilistico. Sono i cadaveri di cani abbandonati e sottoposti ad eutanasia dopo essere stati accalappiati. Lo scatto risale al 1980 e dopo la sua pubblicazione sulla rivista “Paris Match”, la Société Protectrice des Animaux (l’equivalente francese delle nostre associazioni animaliste), ha votato per modificare la legge sull’eutanasia. In Italia abbiamo dovuto aspettare il 1991 (L. n.281), affinché cani e gatti accalappiati non fossero soppressi dopo soli tre giorni di detenzione. Il fatto che non si applichi più l’eutanasia, però, è ben lungi dall’assicurare il DIRITTO ALLA VITA di queste innocenti creature. Le percentuali di sopravvivenza di un animale abbandonato sono scarsissime: morire di stenti, di fame, di sete …; morire investiti da un’automobile o per altri incidenti …; lasciarsi morire per inedia … è forse una fine migliore?! Morire continuando ad aspettare il ritorno di un padrone indegno è forse “umano”?! … chi è, allora, la vera bestia?


Abbandonare un animale è reato

Abbandonare un animale è reato.

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Autore: Vetclick (6) Categoria: Legislazione Animale: Altro

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