La tutela dell'ambiente attraverso la musica: Serj Tankian!

Spesso non è facile sensibilizzare un vasto pubblico sulle questioni ambientali e sull'impatto dell'inquinamento sul nostro pianeta con le relative conseguenze, specialmente quello molto giovane. A tal proposito, Serj Tankian ha deciso di creare un album da solista per diffondere questi argomenti tra i giovani e non solo.


Serj Tankian (Beirut, 21 agosto 1967), è un cantante, tastierista, chitarrista e produttore discografico statunitense di origini armene, conosciuto anche come cantante del gruppo rock System of a Down. Attivo nel sociale e vegetariano, nel 2005 ha unito la sua voce al movimento ambientalista Hydrogen (f)or Life finalizzato allo sviluppo delle energie pulite e dell'economia dell'idrogeno.


Dopo aver pubblicato due album da solista su temi scottanti della politica statunitense (Elect the Dead nel 2007 ed Imperfect armonies nel 2010), Tankian decise di comporre nel gennaio 2011 e pubblicare nel luglio 2012 un album che tratta anche come argomento l'impatto ambientale: Harakiri.


In un'intervista rilasciata a Virgin Radio [LINK], ha dichiarato:
«Quando abbiamo vissuto gli ultimi tristi eventi su tutto il pianeta, [...], è stato un evento simbolico senza una spiegazione scientifica precisa del perché tutti questi individui siano scomparsi. Per me ha significato un'ennesima prova del cambiamento dei nostri tempi. Ho deciso di chiamarlo Harakiri perché è il termine giapponese per indicare un suicidio rispettoso, con rituale e motivazione precisi. Ma si riferisce anche a ciò che stiamo facendo al nostro pianeta, perché sta uccidendo anche noi.»

Tra i tristi eventi ai quali si riferisce Tankian sono incluse le morie di uccelli e pesci che sono avvenute in molte parti del pianeta (solamente a Faenza circa 800 tortore) nel gennaio 2011. Nel suo primo singolo, omonimo dell'album, descrive l'accaduto poeticamente facendo riferimento ai merli che cadono morenti dal cielo, quasi come se coronassero il sole durante l'accaduto, completando il loro suicidio onorevole volto a liberarsi da una vita tormentata dall'impatto ambientale:


The drum fish They beached themselves in Hara-kiri The blackbirds They fell in thousands from the sky [...] They crowned the sun But I believe that they are free When their time was done

Quello che tiene a sottolineare il cantante in questo singolo, è la ridotta o quasi totale mancanza, da parte dell'uomo, dell'istinto di sopravvivenza: paragona la specie umana ad un branco ingrigito (dal grigio delle città), gli uomini tendono a ferirsi a vicenda (con le guerre), soprattutto l'uomo si chiede quando sarà il momento propizio in cui iniziare a prendere sul serio la questione ambientale pensando sempre che non sia mai troppo tardi, inconsapevole dei potenziali rischi ai quali condanna la futura generazione.


We’re the greying herds Hurting each other with our lives Within our dreams, we all wake up To kiss the ones who are born to die [...] The future will view all history as a crime

Nulla da obbiettare contro le intenzioni lodevoli del cantante, ma il pubblico sarà in grado di percepire il messaggio e prenderne coscienza? Ai posteri l'ardua sentenza!


In basso viene riportato il video del primo singolo omonimo dell'album: Harakiri.

[video src="http://www.youtube.com/watch?v=PQtRXqBQETA" autosize="true" autoplay="false"]


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Autore: Vetclick (6) Categoria: Ambiente Animale: Altro

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