Carenza di Vitamina A nelle Tartarughe d'acqua dolce

Le tartarughe d'acqua dolce sono animali sempre più diffusi nelle nostre case e, sebbene diverse per dimensioni e specie, esse hanno in comune una serie di necessità quali, per esempio, acqua pulita, spazio, cibo e temperature adeguati al loro metabolismo.


Veniamo dunque ad uno dei problemi più frequenti che gli amanti di questi animali possono trovarsi ad affrontare: gli occhi gonfi.


Spesso la scoperta di occhi gonfi nella nostra tartaruga d'acqua scatena in noi il panico, in quanto approcciarsi ad una tartaruga malata può sembrare molto difficoltoso. Fortunatamente, ormai, i veterinari competenti nella cura di animali "esotici" sono piuttosto diffusi e grazie ad una visita si potrà certamente stabilire una diagnosi precisa seguita da terapia adeguata.


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CAUSA DEL RIGONFIAMENTO PALPEBRALE


La definizione "occhi gonfi", in realtà, non è esatta, in quanto non sono propriamente gli occhi a gonfiarsi, ma le palpebre che, divenendo edematose, si rigonfiano fino a rendere impossibile per l'animale aprire gli occhi. La causa principale di rigonfiamento delle palpebre  nelle tartarughe d'acqua dolce è la carenza di Vitamina A. La Vitamina A, conosciuta anche come Retinolo, ha numerose funzioni, tra le quali, quelle di proteggere gli occhi, l'apparato digestivo, urinario e respiratorio dalle infezioni conservando inalterate le mucose , di migliorare la visione in ambienti semi-oscuri e di  migliorare e favorire l’accrescimento corporeo. La carenza di Vitamina A, chiamata  anche ipovitaminosi A è riconducibile alla dieta sbagliata che spesso scegliamo per le nostre tartarughe. Le tartarughe d'acqua dolce sono carnivori stretti almeno per i primi due anni di vita e vanno alimentati principalmente con carne e pesce crudi, o alimenti appositamente creati per far fronte alle loro necessità,  in seguito l'alimentazione può essere arricchita con verdure e semplici carboidrati. I prodotti in commercio, purtroppo,spesso sono composti esclusivamente da gamberetti essiccati privi di vitamine e dunque non sufficienti a colmare il fabbisogno delle tartarughe d'acqua dolce, le quali, alla nascita, hanno una riserva di Vitamina A sufficiente solo per alcuni mesi. Capiamo, dunque, quanto l'integrazione alimentare sia importante.


COSA PROVOCA LA CARENZA DI VITAMINA A


- edema palpebrale


- alterazione  delle superfici che rivestono l’apparato respiratorio, congiuntivale e genito urinario


- anoressia per compromissione della vista e dello stato generale


- se non presa in tempo, possibile morte dell'animale in alcuni mesi


COME RIMEDIARE


La prima regola è non improvvisarsi veterinari. La diagnosi di carenza di Vitamina A nella tartaruga di acqua dolce deve essere fatta da un veterinario così come da questo deve essere scelta la terapia.


La somministrazione di Retinolo, infatti, è fondamentale per ripristinarne la concentrazione ottimale ma va effettuata nei modi, nei tempi e, soprattutto, nelle dosi adeguate. Un'eccessiva somministrazione, infatti, potrebbe danneggiare ulteriormente l'animale avendo un effetto controproducente. Il veterinario, inoltre, a seconda della situazione, potrà decidere se rimuovere, mediante strumenti appositi, il materiale depositato tra le palpebre e gli occhi della tartaruga per favorire la ripresa della visione.


Quello che il proprietario può fare è portare l'animale a fare una visita o chiamare un veterinario a domicilio appena si accorge della situazione, preoccuparsi di mantenere sempre le condizioni dell'acquario ad un buon livello igienico cambiando l'acqua anche ogni giorno durante la cura, una corretta igiene, infatti, è fondamentale, così come una temperatura ottimale. Alimentare l'animale con pazienza se esso ha interrotto l'assunzione di cibo, somministrando, almeno nei primi tempi alimenti gustosi quali fegato crudo, pesce crudo e quanto altro venga consigliato dal veterinario.


Se presa in tempo, la carenza di Vitamina A è una condizione risolvibile, tuttavia, per evitare sofferenze alla nostra tartaruga d'acqua preoccupiamoci sempre di alimentarla in modo adeguato.


 

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Autore: Vetclick (6) Categoria: Medicina Veterinaria Animale: Tartaruga

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