Leptospirosi: conosciamo meglio una zoonosi sempre attuale

La Leptospira è un batterio appartenente alla Famiglia Leptospiraceae e all' Ordine Spirochetales, è responsabile di una patologia zoonotica, la Leptospirosi.


L'IZS delle Venezie, centro di referenza per la Leptospirosi la descrive come una:


Malattia infettiva che colpisce moltissime specie di mammiferi domestici e selvatici, in modo diverso a seconda del  ceppo e della specie.  Zoonosi cosmopolita, considerata una malattia emergente o riemergente caratterizzata da  numerosi focolai che hanno interessato diversi Paesi dell’America Latina, dell’Asia e Stati Uniti

EPIDEMIOLOGIA


Una malattia originariamente tropicale, ma ormai diffusa in tutto il mondo con prevalenza nei climi caldo umidi e temperati,  in natura è tipica dei roditori, topi e ratti in particolare e caratterizzata da un'elevato tasso di variabilità dovuto all'alto numero dei sierotipi (più di 200). Proprio l'elevato numero di sierotipi rende più complessa l'epidemiologia di questa malattia in quanto potenzialmente lo stesso soggetto può infettarsi con più sierotipi. Gli ospiti si dividono in ospiti serbatoio, condizione che evolve spesso nello stato di portatore con l'animale apparentemente sano, senza sintomi clinici ma con la leptospira presente in alcuni apparati tramite i quali viene espulsa (es. rene), e ospiti accidentali nei quali la malattia può assumere un aspetto molto violento (l'uomo per esempio).


CONTAGIO


E' fondamentale ricordare che la Leptospira è poco resistente nell'ambiente esterno e che la probabilità di venire contagiati è direttamente proporzionale alla concentrazione batterica con la quale si viene in contatto. Questo batterio inoltre è in grado di penetrare attraverso le mucose e la cute,  in particolare se sono presenti piccole feritine.Il contagio è di due tipi, diretto e indiretto. Quello diretto avviene  per contatto con animali infetti in particolare mediante i loro escreti e secreti ma anche per via transplacentare e attraverso il latte materno se la madre è infetta. Quello indiretto avviene per contatto con leptospire disperse nell’ambiente e nel cibo.


PATOGENESI


Nonostante la diversità nei sintomi e nell'evoluzione dovuta alle differenti sierovarianti, la patogenesi è riconducibile a due fasi principali sempre presenti: la fase setticemica e la fase immune.


Nella fase setticemica, o leptospiremia, le leptospire possono essere ritrovate nel sangue nella seconda fase immune, invece, compaiono anticorpi circolanti, i complessi batterio anticorpo vanno a depositarsi negli organi provocando gravi danni unitamente a quelli dovuti alla liberazione di tossine nel sangue da parte dei batteri. Le due fasi sono intervallate da un paio di giorni di remissione dei sintomi iniziali.


SINTOMATOLOGIA Nel Cane


L.Canicola, L. Icterohaemorragiae e L. Bratislava sono i sierotipi maggiormente responsabili della malattia del cane.


Incubazione di circa 1 settimana, prima fase leptospiremica con febbre alta, abbattimento del sensorio, anoressia, vomito e altri sintomi accumunabili ad uno stato influenzale.


Remissione dei sintomi per un paio di giorni.


Evoluzione a seconda delle caratteristiche del sierotipo ed esito differente a seconda della tempestività della diagnosi e del trattamento.


E' importante ricordare che i cani vengono vaccinati per Leptospira ma la vaccinazione non copre ogni sierotipo dunque è necessario impedire che i cani si abbeverino in pozze d'acqua contaminate dai topi o assumano cibo contaminato.


SINTOMATOLOGIA Nell'Uomo


L' uomo si contagia manipolando animali infetti (malattia professionale di veterinari, allevatori di suini, operatori del mattatoio ecc...), ingerendo cibo o acqua contaminati o facendo il bagno in stagni o pozze d'acqua caratterizzate da un'elevata presenza batterica. L'incubazione va dai 5 ai 20 giorni ed è seguita dalla fase leptospiremica che dura 4- 8 giorni circa. Questa prima fase è caratterizzata dal ritrovamento delle leptospire nel sangue e da sintomi simil influenzali primo tra tutti un'intenso aumento della temperatura basale, febbre, mal di testa, vomito e anoressia sono altri sintomi riscontrabili in questi casi. La  fase immune dura in genere 5 giorni, durante i quali si formano gli anticorpi specifici contro il battere, le leptospire nel sangue scompaiono progressivamente e compaiono lesioni istologiche a carico di rene, meningi e fegato. La Leptospirosi nell'uomo può essere sub clinica, anitterica e itteroemorragica o Sindrome di Weill. L'ultima è certamente la forma più grave e se non curata in tempo può portare a morte.


In generale il decorso è intimamente legato alla tempestività della diagnosi e della terapia poichè il successo si ha se la malattia viene curata entro 2-5 giorni dall'insorgenza dei sintomi, in caso contrario i danni provocati dalla fase immune possono essere irreversibili. Per l'uomo non esiste vaccino di comprovata utilità.


DIAGNOSI


La diagnosi clinica si basa sul riscontro di  febbre, sindrome uremica e ittero-emorragica, segni neurologici nel cane e nell'uomo che possono essere entrati in contatto col batterio. Il sospetto clinico può essere coadiuvato metodi di identificazione dell’agente eziologico quali impregnazione argentica, esame colturale, PCR. Sono disponibili anche test sierologici come microagglutinazione (MAT), specifica per serovar, fissazione del complemento, ELISA.


PROFILASSI E TERAPIA


Evitare contatti con ratti e topi. Impedire l'accesso degli animali ad acqua o alimenti contaminati. Evitare introduzione di animali provenienti da zone endemiche non trattati. Maneggiare possibili sospetti con i guanti. Vaccinazione. Educazione sanitaria.


Basata su antibiotici. Può essere preventiva in caso di contatto con sospetto infetto o risolutiva di forme conclamate.


 

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